30 novembre 2006

Fumo e Parodontite,un' associazione a delinquere.



Un saluto a tutti i lettori di Libero Consulto.
Ho il piacere di inaugurare il blog con un'articolo da me redatto:
Il mio intento è infatti quello di trattare i risvolti di un problema comune a tanti e che spesso è scioccamente sottovalutato :il rapporto consumo di sigarette e malattie del parodonto.

Preliminarmente un po di statistica:
In italia il numero di fumatori secondo i rilevamenti ISTAT del periodo 2004/2005 è pari a 11.221.000
.
L'89,7% è rappresentato da fumatori abituali:coloro che fumano tutti i giorni.
Il fumo gioca un ruolo molto importante nello sviluppo e nel protrarsi della condizione di patologia parodontale.

Ma partiamo dall'inizio:

Il parodonto è l'insieme dei tessuti che collaborano intimamente alla protezione ed al sostentamento fisico e nutritizio dell'elemento dentale in loco,agevolando l'esplicazione della sua funzionalità fisiologica.

Il parodonto è costituito da:

-Gengiva
-Legamento Parodontale
-Osso Alveolare
-Cemento Radicolare Dentale

Il legamento parodontale connette meccanicamente il cemento radicolare del dente alla struttura alveolare,garantendone una certa e necessaria motilità.In altre parole il sistema è simile ad una sospensione idraulica che permette la distribuzione delle forze masticatorie alla struttura ossea in maniera generale senza sovraccarichi.Ovviamente ciò determina anche l'ancoraggio del dente e quindi la sua permanenza in sede.

Veniamo ora al dunque...Molto generalmente il parodonto può essere colpito da due malattie:GENGIVITE E PARODONTITE.La prima si limita ai tessuti gengivali molli,esordendo con tutti rossore sanguinamento e tumefazione generale o locale.La parodontite è invece responsabile del coinvolgimento dei tessuti piu profondi quali le fibre del legamento e l'osso alveolare.In questo caso avviene distruzione e riassorbimento con perdita di attacco.(senza un adeguata terapia il/i dente/i fuggiranno dalla bocca in breve tempo )
Si parla di malattia MULTIFATTORIALE di origine batterica.Ma il termine FUMO và ben qualificato e inserito nel quadro patogenetico in quanto abitudine umana che influenza DECISAMENTE l'insorgenza o la progressione dell'infezione.

Vediamo come:
Nel tabacco è contenuta nicotina,una sostanza alcaloide che in una sigaretta è contenuta mediamente nella quantità di 10/20mg.La nicotina in quanto simpaticomimetica,ovvero stimolante del sistema simpatico(stimolazione di numerosi recettori anche cardiaci e vasali),provoca inesorabilmente la riduzione del metabolismo nei tessuti parodontali.Ciò a causa del suo spiccato effetto vasocotrittore.Meno apporto trofico=inesorabile condizione di "debolezza" tissutale che facilità l'insorgenza dell'infezione da parte dei batteri parodontopatogeni(es. P.gengivalis,A.actinomycetem comitans,T.denticola etc.).

Non è tutto qui...I condensati del catrame,anch'esso squisitamente contenuto nella sigaretta,sono uno stimolo diretto di irritazione della gengiva(cosi come la temperatura molto alta dell'aria che passa per la sigaretta accesa e che arriva direttamente ai tessuti molli) e i prodotti della combustione influenzano negativamente il sistema immunitario.Come?Ad un primo "assedio" batterico l'organismo reagisce mandando al fronte i POLIMORFONUCLEATI,ovvero cellule leucocitarie deputate alla risposta precoce.Sono delle vere e proprie macchine da guerra capaci di divorare il nemico.Ma per eseguire la loro funzione è necessario che "comunichino" con l'organismo.Questo per ricevere supporto(i "rinforzi") o per autolimitarsi o addirittura per richiamare colleghi piu specializzati.Il fumo reca fastidio a questo sistema di comunicazione.Inoltre un tipo particolare di anticorpo chiamato IgG2 non gradendo affatto il fumo diminuisce di numero.La sua diminuizione è correlata secondo studi recenti ad una manifestazione piu severa di parodontopatia necrotica.(Ovvero molto ma molto grave)

In breve quindi il fumo ostacola la normale risposta immunitaria locale ai batteri parodontopatogeni che per sviluppo di placca sottogengivale vengono a contatto con i tessuti parodontali.

Perchè ho affrontato questa tematica?Perchè spero che la prossima volta accendiate una sigaretta, ricorderete queste mie righe.(e magari spegnendola immediatamente)

Rimanendo a totale disposizione per chiarimenti e dettagli (ce ne sono tanti e tanti che ho volutamente omesso per non rendere questo articolo un e-book sulla parodontologia),vi porgo i miei saluti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se posso dire, io sono un appassionato (non viziato) fumatore di toscani che, ovviamente non respiro. Trovo un gusto indescrivibile, dopo pranzo, e dopo cena, nel tagliare mezzo sigaro, accenderlo e "gustare" in bocca il profumo del tabacco unitamente ai residui di cibo. Poi, vado di corsa i igienizzare la bocca. Sono grave?
Vi auguro buon lavoro.
synallagma.blogspot.com